E così è
accaduto di nuovo; ancora una volta, a Cupertino, hanno saputo stupire
il mercato presentando risultati operativi che definire fantastici
è eufemistico.
Più di 1.3OO.OOO macchine
vendute, un successo incredibile figlio soprattutto degli iMac, tra
questi soprattutto l'iMac Special Edition, e degli iBook; pur con
risultati molto interessanti ci si attendeva qualcosa di più dai
G4, ma piccoli problemi nella catena di approvvigionamento ed il mancato
rilascio della versione a 500 Mhz, con tutti i problemi di immagine ad
esso connessi ( soprattutto la "sciagurata" decisione di evadere i
pre-ordini con macchine meno potenti a prezzi invariati) hanno frenato
un po' i risultati.
Tra le altre note positive
elenco:
- La crescita, in valore, del portafoglio di
partecipazione di Apple, valore che, grazie alle quote detenute in Arm e
in Aktmai, supera i 5 miliardi di $.
- L'accordo con Earthlink che
promette di portare risultati egualmente interessanti ed infine l'ottimo
riscontro che hanno avuto i nuovi servizi Internet, iTools, iReview ed
iDisk, anche se per ora, ed almeno formalmente, legati al possesso della
versione NordAmericana di Mac OS 9.
Proprio l'ultima
incarnazione del sistema operativo ha rappresentato, seppure largamente
attesa, la delusione nel quadro dei risultati finanziari. Le vendite
vanno a rilento sostanzialmente per due motivi:
- Mac OS 9
non sembra possedere le qualità necessarie per convincere un
potenziale utente Mac a fare il salto. Al di là di piccoli
ritocchi grafici, della versione 2 di Sherlock, che peraltro ha anche
evidenziato piccoli problemi, ed una stabilità un po' migliorata,
non sembrano esserci gli ingredienti per un successo.
- Soprattutto
ulteriore freno alle vendite è venuto dalla presentazione fatta
da Jobs, di Mac OS X. La prospettiva di avere sulle proprie macchine,
tra sei mesi, un sistema operativo veramente rivoluzionario, che
richiederà anche l'aumento della dotazione di Ram delle macchine,
ha spinto molte persone a saltare l'aggiornamento per "risparmiare"
qualcosa.
Dando ora uno sguardo al titolo, indicatore
più fedele dell'apprezzamento del mercato, possiamo notare che,
dopo l'euforia di fine anno, che aveva portato il titolo al massimo
storico di 115$, il titolo era regredito fino a toccare i 90$. La
presentazione dei risultati e l'attesa per delle buone notizie, han
fatto recuperare, in meno di due giorni, tutte le perdite, facendo
segnare un nuovo massimo a 120$ per azione, per poi chiudere la
settimana a 111$, un ottimo risultato, in ogni caso. Oggi Apple vale
più di 16 miliardi di $, un risultato che, è valso a Jobs,
una ricompensa, da parte del consiglio di amministrazione, di circa 240
milioni di $ (450 Miliardi di £.),Il motivo? L'aver fatto crescere
il valore di Apple dal minimo di 2 miliardi di $ a quello odierno.
Scusate se è poco :-))
Guardando i risultati non si
può non notare che l'azienda ha sfruttato al meglio la stagione
natalizia, crescendo ad una velocità di 2.5 volte quella del
mercato, cosa che le è valsa anche un recupero in quote di
mercato. Il successo non deriva solo dal Mercato USA, ma grande merito
va all'Asia ed al Giappone in generale, dove il numero di macchine
vendute è duplicato; anche l'Europa, pur con minore
intensità, ha dato il suo contributo.
Ora Apple entra
nel periodo che, tradizionalmente, le è meno favorevole, il
2° quarto, periodo in cui le vendite, in livello assoluto dovrebbero
diminuire un po'; tuttavia sarà proprio in questo e nel prossimo
periodo che vedranno la luce molte delle novità più attese
stiamo parlando: del nuovo portatile, il tanto atteso PISMO, dei nuovi
G4, di Mac OS X, dei nuovi iMac e tanto altro, ma per questo ci
sarà altro spazio.